La professoressa Gabriella Capozza ci racconta come una classe III della Scuola Secondaria di Primo Grado dell'IC "Padre Minozzi" di Matera, attraverso il metodo del Caviardage di Tina Festa® , ha affrontato un percorso sull'affettività che ha focalizzato l'attenzione non solo sullo sviluppo corporeo ma anche sull'aspetto delle emozioni e del pensiero in relazione al corpo. Al termine di numerosi giochi e attività è stata fatta una riflessione linguistica sulle parole che animano le menti degli adolescenti nel momento in cui provano e vivono certe emozioni fondamentali, come l'amore o l'amicizia. Per fare questo sono stati utilizzati sia testi tradizionali di letteratura sia modalità più creative, come appunto il caviardage® , una tecnica che è in grado di portare alla luce le parole più adatte a descrivere certe emozioni da testi del tutto casuali. Come si legge nel blog di Tina Festa, il termine "caviardage" deriva dal francese CAVIAR, caviale. Potremmo dunque tradurlo come "annerire". In questo caso sono state ‘annerite’ le parti (frasi o parole ) che non servivano ai ragazzi, per mettere in evidenza quanto resta. Quindi in arte tale tecnica consiste nell’eliminazione di parole o frasi per ottenere un componimento poetico.
Imparare a valorizzare le parole, a scegliere quelle giuste, consentirà in futuro a questi ragazzi di pensare meglio. Un pensiero articolato e bello porta con sé la capacità di dare vita ad un mondo migliore, abitato da cittadini attivi e consapevoli del proprio ruolo all'interno della società.
Per chi fosse interessato a conoscere meglio questo metodo e a mettersi in contatto con la maestra Tina, può scrivere a: [email protected]